Dalla Georgia al Kazakistan: Attraverso la Russia in camper in tre giorni

Le informazioni fornite qui sotto si basano sulla nostra esperienza personale durante l’attraversamento della Russia, avvenuto a maggio 2025. Le regole burocratiche degli Stati cambiano velocemente, così come la possibilità o meno di attraversare certi confini. Vi consigliamo quindi di verificare sempre la validità delle informazioni su fonti ufficiali, e su risorse aggiornate dalla comunità dei viaggiatori, in particolare www.caravanistan.com.

🚢 Il passaggio obbligato: il Mar Caspio

L’attraversamento del Mar Caspio è inevitabile per proseguire verso est dall’Europa. Al momento del nostro viaggio, traghettare il veicolo sul Caspio non è un’opzione poiché l’Azerbaijan non permette di attraversare il confine con un veicolo di proprietà.

Di fatto, la scelta è tra:

  • Russia, circumnavigando il Caspio da nord
  • Iran, passando da sud

Per entrare col proprio veicolo, l’Iran richiede il Carnet de Passage, un documento di importazione temporanea che può essere dispendioso da ottenere, a seconda del valore del veicolo. Questo, ed altri motivi legati alla percezione dell’Iran, porta molti viaggiatori a scegliere la strada russa.

🛂 Il visto russo

Se siete dei bravi pianificatori, la cosa più semplice è richiedere il visto turistico multi-entry prima della partenza, presso l’ambasciata russa del vostro Paese di residenza. Potete richiederlo con largo anticipo e vi garantisce più flessibilità e tempo in Russia.

Se, come noi, vi trovate già in viaggio e decidete all’ultimo momento di passare dalla Russia, allora la soluzione migliore è richiedere il visto di transito a Tbilisi, Georgia. Questo visto ha breve validità ed è dispendioso, ma non è facile pianificare un viaggio a lungo termine il che porta molti viaggiatori ad usufruirne comunque. Al nostro passaggio il visto viene rilasciato di soli 3 giorni durante i quali bisogna attraversare due confini e coprire oltre 700 km di strada.

Da Agosto 2025, la Russia ha esteso la validità dell’E-Visa da 16 a 30 giorni. Questo visto si può richiedere online, ma consente solo ingressi e uscite da determinati confini. Questo visto non permette di uscire dai confini Kazaki e quindi obbliga a guidare in Russia fino alla Mongolia, ma qualora fosse la Mongolia il punto di interesse, può essere fattibile guidare i ~5.000 km in un mese. In questo modo si eviterebbe anche l’attraversamento della Cina che è altrimenti inevitabile per arrivare in Mongolia dal Kazakistan e, sebbene molto breve, è molto caro.


📍 Info pratiche sull’ottenimento del visto
  • Il transito è da Verkhnii Lars (Georgia) a Kotyaevka (Kazakistan)
  • Va richiesto presso l’agenzia russa di Tbilisi
    👉 https://georgia.interlinkservice.world/en/
    📍 Indirizzo: 4 Besik St, Tbilisi 0108, Georgia
  • Bisogna presentarsi di persona per prendere appuntamento, che viene dato qualche giorno dopo (a seconda dell’affluenza). Nei periodi di punta può volerci anche una settimana o più.
  • Dall’appuntamento, l’agenzia richiede ulteriori 7 giorni lavorativi per emettere il visto. Attenzione ai numerosissimi giorni festivi a maggio che possono allungare il processo significativamente.
Documenti richiesti (tutti tradotti e notarizzati):
  • Passaporti
  • Patente di guida
  • Documento di registrazione del veicolo
  • Certificato di nascita (nel nostro caso per la nostra bimba di 4 anni)
    ⚠️ Serve l’originale del certificato di nascita – se non ce l’avete con voi, DHL è il vostro migliore amico
  • I documenti si possono fare tradurre e notarizzare da un notaio locale, ce n’è un bel gruppo piazzati vicino all’agenzia del visto
Costi (maggio 2025):
  • GEL 130 a persona per prendere l’appuntamento
  • GEL 400 a persona per l’application del visto
  • GEL 255 per la traduzione notarile dei documenti

Incollate tutto e viene un totale di circa EUR 200 a persona per 3 giorni di vacanza in Russia. Deal!


ℹ️ Buono a sapersi:

  • L’agenzia si tiene il passaporto dall’appuntamento all’ottenimento del visto. Quindi:
    ❌ Non fate come noi – NON pianificate di visitare la vicina Armenia, o qualunque altro stato, in quel periodo.
    ❌ Se avete due passaporti, dovrete lasciare lo stesso con cui siete entrati in Georgia, che di fatto impedisce di lasciare la Georgia.
  • Dovrete entrare ed uscire dalla Russia nelle date prestabilite dal visto.
  • La consegna del visto può essere ritardata. Molti si ritrovano a ritirarlo e dover partire per il confine il giorno stesso.
  • I mesi di aprile e maggio sono i più gettonati per ottenere questo visto, per poi entrare in Kazakistan prima del grande caldo.
  • A Tbilisi, molti overlanders si ritrovano in un campeggio sopra la Holy Trinity Cathedral (coord. 41.698779, 44.818101).
    È un punto d’incontro speciale: ci si conosce, ci si reincontra negli “-stan”, si condividono pezzi di viaggio.
    Il parcheggio non è facile da raggiungere con veicoli grandi, ma continuiamo a stupirci di cosa riesce a portarci la gente.
  • Meglio procurarsi rubli già in Georgia, così da non perdere tempo dopo il confine russo.

L’attraversamento della Russia

Venendo dall’Europa, dove i confini sono una formalità, il confine russo può incutere un po’ di timore.
La perquisizione è più dettagliata, ma niente di estremo. Le tempistiche sono più lunghe: a noi ha richiesto circa sei ore.

🎯 Togliete Starlink dal tetto e imboscatelo.

Per avere accesso ad internet durante la traversata abbiamo fatto l’e-sim di MobiMatter: hanno un pacchetto che copre il centro Asia ad un prezzo accessibile, utile qui in Russia ma anche ‘tra confini’ quando ancora non si è comprata la SIM locale del nuovo stato.

Per i primi 150 km circa in Russia (fino a Nazran), il navigatore GPS non funziona.
Alcuni suggeriscono di usare GLONASS, ma noi al momento della traversata non lo sapevamo. Abbiamo quindi scaricato la mappa di Google offline, studiato la strada in anticipo e usato negozi e cartelli come punti di riferimento.

A parte questa piccola gabula, le strade sono generalmente in buone condizioni e la traversata tranquilla se non vi dispiace stare alla guida tutto il giorno. L’assicurazione la si puo’ fare nei casottini appositi qualche KM dopo il confine e dormire in posti casuali durante la traversata e’ facile. I russi sono felici di vederci durante il nostro viaggio, ed alcuni ci svelano la loro preoccupazione riguardo a cosa possiamo pensare noi di loro data la situazione politica.


🏙️ Astrakhan e l’uscita

Astrakhan è una città davvero carina. Ci sarebbe piaciuto restarci di più, ma il tempo stringeva.

Dopo la città, bisogna attraversare un fiume:

  • Con un ponte galleggiante (limite di 5T), oppure
  • Con una zattera/battello che può metterci un bel po’ ad arrivare

Meglio prevedere un po’ di margine di tempo per questo attraversamento.

Al confine di uscita dalla Russia ci hanno tenuto due orette in più per farci compilare un questionario “politico”. Ne compiliamo uno a testa mentre ci osservano dalla porta, non sono contenti quando parliamo tra di noi. Non cercavamo di suggerire ovviamente, ma solo di capire cosa volessero dire alcune domande tradotte in italiano da chissà che BOT. Il questionario faceva più o meno così:

  • Cosa ne pensiamo della situazione in Ucraina
  • Se crediamo che la Crimea faccia parte della Russia
  • Se ci piacciono i russi

Risposte: No opinion, no opinion, sì certo. Firma qui.

Siamo fuori.


🌍 Catapultati in un’altra dimensione

Ho sempre pensato al nostro viaggio verso est come un film in tre atti:

  1. Il giardino di casa – l’Europa e il suo immediato circondario
  2. L’incognita – i Paesi raggruppati sotto il nome “-stan”, di cui non sapevo nulla
  3. La vacanza – il raggiungimento finale del sud-est asiatico

La Russia per me è stata la terra di transizione tra il giardino di casa e l’incognita, e l’ha fatto in modo molto più forte di quanto mi aspettassi.

Fino alla Russia, mi sentivo ancora vicino a casa. Le persone ci somigliano, il fuso orario è simile, lo stile di vita non è troppo distante.
Ma dal Kazakistan in poi tutto cambia:

  • In tre giorni si guadagnano 10–15 °C
  • Le città lasciano spazio al nulla
  • Le strade sono infinite, dritte, con l’orizzonte che non arriva mai

I ritmi di viaggio che avevamo costruito in mesi in Europa… da buttare e riscrivere da zero. Fino ad allora viaggiavamo ad una media di 65km al giorno, cosa che per tutto il Kazakistan sarà impossibile a meno che uno non ami davvero, ma davvero tanto, la steppa Kazaka.


A presto, dal Kazakistan 🌍

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